Il Carnevale
Il Carnevale sappadino si svolge per tre domeniche consecutive: la “Domenica dei poveri” (Pèttlar sunntach), in cui si usa vestire abiti dimessi e svolgere i lavori più umili per guadagnarsi da vivere; la “Domenica dei contadini” (Paurn sunntach) che rievoca gli antichi lavori agricoli e la “Domenica dei signori” (Hearn sunntach), espressione della classe benestante e occasione di sfoggio dei costumi più raffinati.
Le maschere indossano vestiti appropriati a seconda della domenica e inscenano situazioni divertenti in cui coinvolgono gli spettatori e le persone delle case a cui fanno visita. Tutte parlano in falsetto (goschn) per non farsi riconoscere.
Altre giornate caratteristiche del periodo sono il “Giovedì grasso” (Vaastign pfinzntòk), il “Lunedì grasso” (Vrèss montach), giornata interamente dedicata al rollate, la tipica maschera sappadina, ed il “Martedì grasso” (Schpaib ertach), con la gara in maschera sugli sci per bambini e adulti, il No club, la cui prima edizione risale al 1934.